Il "Triangolo di lavoro": la chiave per una cucina ergonomica
Sembra una necessità moderna, ma in realtà lo studio della cucina come meccanismo o laboratorio nasce all’inizio del 1800, quando questo spazio per la prima volta (causa il momento storico di influenza della rivoluzione industriale), deve diventare uno spazio funzionale in cui né il tempo né le risorse vengono sprecate: un meccanismo perfetto.
Allora come oggi studiare bene lo spazio, le esigenze dell’utilizzatore finale, pensare alla facilità d’uso e a ricavare ampio spazio di lavoro è una parte fondamentale della creatività e professionalità del designer.
Parliamo di “triangolo di lavoro” o “triangolo delle funzioni”, riferendoci a punti e distanze di cui tener conto per posizionare in maniera ideale le zone lavaggio, cottura e conservazione del cibo (dispensa e/o frigorifero). La somma dei tre lati (ossia del percorso lineare per raggiungere le tre zone) non dovrebbe superare i 650 cm, proprio per evitare di doversi spostare eccessivamente tra il frigorifero, il lavello e il piano cottura (o forno).
L’obiettivo? Minimizzare le distanze tra questi punti, creando un flusso di lavoro efficiente e riducendo al minimo gli spostamenti.
Posizionamento ideale degli elettrodomestici e del lavello
Ma il triangolo delle funzioni da solo non è sufficiente. Va studiata la cucina e l’utilizzatore volta per volta, per capire gli utilizzi, le abitudini e anche le volontà del cliente. Partiamo dal lavaggio. Avere uno spazio lavaggio ben illuminato è una delle caratteristiche fondamentali: proprio per questo in presenza di finestre si cerca di tenere le aperture direttamente davanti o limitrofe al lavello.
Da qui, poi, si parte per il posizionamento della lavastoviglie. Per permettere il miglior utilizzo della stessa ed evitare spostamenti con i piatti sporchi, la lavastoviglie si posiziona sempre a destra o a sinistra della base lavello (a seconda di comodità dell’utente e disponibilità di spazio).
Questo permetterà, con una lieve rotazione, di caricare e scaricare l’elettrodomestico. Attenzione però, fondamentale è anche avere la possibilità di ruotare attorno alla lavastoviglie aperta, proprio per questo avere almeno 90/100 cm dalla base lavastoviglie chiusa al mobile/tavolo frontale è necessario.
Passiamo ora allo stivaggio, e in particolar modo in ambiente freddo: il frigorifero.
Il frigorifero, sia esso basso per essere incassato in una base, alto per la colonna o da libera installazione, va sempre posizionato verso i limiti della cucina. L’apertura deve essere a favore di chi sta operando in cucina, ma avere questo elettrodomestico alle estremità dell’ambiente ne permette l’utilizzo sia per la preparazione, sia dal tavolo/sala da pranzo, sia per il posizionamento degli alimenti appena acquistati.
Altro plus per il posizionamento è quello di essere vicino al lavello, per permettere di spostare gli elementi con un rapido passaggio da stivaggio a lavaggio.
Chiudiamo infine con la cottura: parliamo del forno. La posizione ideale di questo elettrodomestico è sopra il livello del piano di lavoro (circa 90 cm), incassato in colonna. Questo permette di evitare piegamenti sulle gambe per poter posizionare e riprendere le stoviglie. Avere il forno nelle vicinanze di un piano di lavoro, sia direttamente alle spalle che limitrofo, permette inoltre di evitare grandi spostamenti.
Capita in alcuni casi che il cliente prediliga una cucina dalle linee pulite, senza la visione del forno. In queste cucine, soprattutto se presente un’isola, si decide di incassare il forno sotto al top per la preparazione del cibo, in posizione nascosta rispetto al fronte della cucina.
Vi abbiamo chiarito qualche dubbio sulla vostra prossima cucina? Per altre informazioni non vi resta che vedere il vostro spazio con i nostri designer nei nostri showroom Delta Trento o Cles.